UniCamillus: il primo seminario curriculare sulla violenza ostetrica nel Corso di Laurea in Ostetricia, AA 2021/2022

Prof. Sofia Colaceci, Corso di Laurea in Ostetricia, UniCamillus, Roma

Nel anno accademico 2021/2022, il Corso di Laurea in Ostetricia dell’università UniCamillus International Medical University di Roma, coordinato da prof. Sofia Colaceci, ha offerto il primo seminario curriculare sulla violenza ostetrica dedicato ad ostetriche, tenuto da dott. mag. Elena Skoko, con interventi di avv. Alessandra Battisti e l’ostetrica libera professionista Valeria Barchiesi.

Non ne abbiamo dato notizia per scongiurare ripercussioni, tuttavia ci teniamo a ringraziare Sofia per il suo coraggio accademico e professionale e l’università UniCamillus per il sostegno al progresso della scienza ostetrica rispettosa.

Seminario sulla violenza ostetrica per gli studenti di medicina dell’Università degli studi di Cagliari

Le rappresentanti dell’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia Elena Skoko e Alessandra Battisti hanno tenuto, su invito dell’associazione di studenti Reset UniCa, un seminario sulla violenza ostetrica all’Università degli studi di Cagliari il 27 e 28 febbraio 2023.

L’argomento ha raccolto l’interesse di 500 studenti di medicina, infermieristica e ostetricia. I crediti formativi universitari sono stati riconosciuti da tutti i corsi di laurea, tranne ostetricia.

Audizione dell’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia presso la Commissione Pari Opportunità del Municipio Roma XV

Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia è stato invitato presso la Commissione Pari Opportunità del Municipio Roma XV a riferire sulle iniziative realizzate sin dal 2014 per sensibilizzare le istituzioni italiane sul tema della violenza ostetrica. Insieme a OVOItalia, all’incontro ha partecipato la rappresentante dell’associazione La Goccia Magica odv. L’audizione si è tenuta in data odierna.

Nuova uscita: violenza ostetrica a fumetti

Il tema della violenza ostetrica raccontato a fumetti!

Grazie alla nuova rivista La Revue Dessinée e alle autrici Irene Caselli e Rita Petruccioli che al secondo numero raccontano il tema scottante degli abusi e maltrattamenti subiti dalle madri durante il parto in Italia e dell’attivismo per prevenirlo.

Le madri attiviste dell’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia fanno parte del racconto ❤

In foto e nel fumetto: Elena Skoko e Alessandra Battisti

Giornata mondiale della salute: Carta dell’assistenza rispettosa alla maternità in italiano

Carta dell’assistenza rispettosa alla maternità: i diritti universali delle donne e dei neonati

Comunicato stampa

7 Aprile 2022 – in occasione della Giornata mondiale della salute

L’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica (OVOItalia) presenta la Carta dell’assistenza rispettosa alla maternità: i diritti universali delle donne e dei neonati ora disponibile nella traduzione in italiano.

La Carta dei diritti universali di madri e neonati è stata elaborata da un ampio gruppo di ricercatori, clinici e attivisti per i diritti  umani ed è basata sulla Convenzione sui diritti dell’infanzia, sulla Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne,  sul  Patto internazionale sui diritti civili e politici, sul Patto internazionale sui diritti economici sociali e culturali, sulla Carta africana dei diritti umani e dei cittadini, sulla Convenzione americana dei diritti umani e sulla Convenzione europea sui diritti umani e la biomedicina.

La Carta è promossa in tutto il mondo dalla White Ribbon Alliance, un’organizzazione internazionale che promuove e sostiene la salute e i diritti fondamentali di madri e neonati. La traduzione della versione italiana del documento è stata curata da Benedetta Covi, ricercatrice ostetrica presso il Centro Collaboratore dell’OMS per la salute materno-infantile dell’IRCSS Burlo Garofalo di Trieste, e Alessandra Battisti, avvocato e co-fondatrice dell’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia.

La gravidanza e il parto

In tutto il mondo la gravidanza e il parto sono eventi di grande importanza, con un profondo significato personale e sociale che incide sulla vita delle donne, delle famiglie e delle comunità. Il benessere delle madri e dei neonati è interdipendente ed influenzato dalla presenza o meno di un adeguato sistema di supporto durante il periodo della gravidanza, del parto e del post parto. È necessario che l’assistenza sanitaria erogata a mamme e neonati tenga conto dei diritti umani fondamentali, tra cui il diritto al rispetto, alla dignità, all’autonomia, al benessere emotivo, alla riservatezza, a ricevere informazioni e al consenso informato, ad avere una persona di propria fiducia durante il travaglio e il parto, il diritto al più elevato livello di salute raggiungibile, alla libertà dalla discriminazione, dalla violenza e da ogni forma di maltrattamento.

L’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia promuove un’assistenza rispettosa alla maternità volta a rendere effettivo il diritto alla salute di donne e neonati, quale diritto umano inalienabile. La Carta dell’assistenza rispettosa alla maternità: i diritti universali delle donne e dei neonati, ora disponibile in italiano, è uno strumento di tutela per tutti gli attori coinvolti nel percorso nascita, in primis per le madri.

In occasione della Giornata mondiale della salute l’auspicio è:

  • sostenere la richiesta di cure materno-neonatali di alta qualità da parte delle donne, con standard internazionali sui diritti umani,
  • fornire strumenti per rendere ai governi, al sistema di assistenza alla maternità e alle comunità supporti utili alla tutela di questi diritti,
  • supportare gli operatori sanitari nell’erogazione di cure rispettose a donne e neonati creando un ambiente di lavoro sano.

Una maggiore consapevolezza dei diritti delle donne e dei neonati può influire positivamente sulla qualità delle cure erogate all’interno delle strutture sanitarie riducendo i casi di maltrattamento, di abusi e di mancanza di rispetto riportati dalle donne durante l’assistenza al parto, in gravidanza e nel post-parto.

Link al documento in PDF (alta risoluzione): Carta dell’assistenza rispettosa alla maternità

Nuova pubblicazione in Spagna (Catalogna) sulla violenza ostetrica

Siamo liete di annunciare la nuova pubblicazione sulla violenza ostetrica alla quale hanno partecipato Elena Skoko, Alessandra Battisti e Nadia Babani di OVOItalia, insieme alle colleghe del Centro collaboratore dell’OMS “Burlo Garofalo” di Trieste e altre valorose studiose.

La rivista catalana di antropologia e investigazione sociale (Con)textos dell’Associazione Antropologica del Dipartimento dell’antropologia sociale dell’Università di Barcellona, insieme a Riviste Scientifiche dell’Università di Barcellona, hanno pubblicato il volume #10 dedicato al tema della violenza ostetrica. Il volume è stato curato dalla prof. Serena Brigidi, con la collaborazione della redazione di (Con)textos.

Gli articoli sono pubblicati in lingua inglese, con l’abstract in inglese, spagnolo, catalano e italiano.

Link al volume intero:
https://revistes.ub.edu/index.php/contextos/issue/view/2713

Link all’articolo di Elena Skoko (in inglese):
Maternal Gift Economy Framework for Addressing Obstetric Violence
https://revistes.ub.edu/index.php/contextos/article/view/38603

Link all’articolo di Alessandra Battisti (in inglese):
The Need to Legislate and Regulate Obstetric Violence to Ensure Women a Real Legal Protection
https://revistes.ub.edu/index.php/contextos/article/view/39421

Link all’articolo di Nadia Babani (in spagnolo):
Cuerpos fronterizos: reflexiones antropológicas sobre migraciòn, salud reproductiva y violencia obstétrica. Propuesta para el desarrollo de un taller.
https://revistes.ub.edu/index.php/contextos/article/view/38605

Relatrice speciale ONU sul diritto alla salute parla della violenza ostetrica durante il COVID-19

Comunicato stampa

Dr Tlaleng Mofokeng, Relatrice speciale ONU sul diritto alla salute

L’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia (OVOItalia) ha presentato il proprio rapporto alla Relatrice speciale ONU sul diritto alla salute Dr Tlaleng Mofokeng, descrivendo l’assistenza alla maternità durante la pandemia dal punto di vista delle madri e delle associazioni sul territorio.

La Relatrice speciale ONU sul diritto alla salute, Dr Tlaleng Mofokeng, ha evidenziato nel suo rapporto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite un aumento della violenza ostetrica da quando è iniziata la pandemia da Covid-19.

L’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia, quale iniziativa della società civile, ha risposto all’invito della Relatrice speciale ONU sul diritto alla salute, a presentare informazioni e osservazioni sulla violazione del diritto alla salute sessuale e riproduttiva, con particolare riferimento all’assistenza alla maternità e nascita durante la pandemia da COVID-19.

La Relatrice speciale ONU sul diritto di ciascuno al più alto livello di salute fisica e mentale raggiungibile, nel rapporto tematico del 2021 dal titolo “Diritto alla salute sessuale e riproduttiva: sfide ed opportunità durante la pandemia da Covid-19” ha inteso accendere la luce sull’attuale stato di realizzazione del diritto alla salute sessuale e riproduttiva e alla disponibilità, accessibilità, accettabilità e qualità di tutti i relativi servizi sanitari e assistenziali, durante la pandemia da COVID-19.

La Relatrice speciale si è prefissa lo scopo di ulteriormente riflettere sui temi strutturali e sistemici che possono impedire a tutte le persone di usufruire liberamente e pienamente del diritto alla salute sessuale e riproduttiva, analizzando i rapporti dei paesi e delle organizzazioni della società civile.

All’invito hanno risposto 12 Stati Membri, tra cui Azerbaijan, Argentina, Brasile, Croazia, Cuba, Equador, Indonesia, Israele, Italia, Malta, Mauritius, Svizzera, 3 Organizzazioni Internazionali, OMS, UNAIDS, UNFPA e 55 Organizzazioni della società civile, tra cui, l’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia.

Il diritto alla salute sessuale e riproduttiva: ambito giuridico

I diritti sessuali e riproduttivi includono il diritto ad una vita sessuale sicura e piacevole, libera dalla discriminazione e  dalla violenza, nonché la libertà di decidere se, quando e come avere dei figli, il diritto a ricevere informazioni e supporto per prendere tali decisioni e il diritto alla salute sessuale e riproduttiva.

Il diritto alla salute sessuale e riproduttiva è parte integrante del diritto alla salute così come sancito nell’articolo 12 della Convenzione internazionale sui diritti economici sociali e culturali. I diritti sessuali e riproduttivi sono ancorati al diritto alla vita, alla dignità personale, all’uguaglianza, alla non discriminazione, al diritto all’istruzione e all’informazione, al diritto di decidere il numero dei figli e quando averli, al diritto alla privacy, al diritto di liberamente manifestare il pensiero, al diritto a scegliere  liberamente se contrarre matrimonio e alla parità tra coniugi, al diritto ad essere liberi dalla violenza basata sul genere, da tortura e da pratiche nocive e al diritto a rimedi effettivi in caso di violazioni dei diritti fondamentali.

Servizi di assistenza alla maternità, neonatale e infantile in pandemia: cosa dice la Relatrice Speciale sul diritto alla Salute

La Relatrice speciale ONU sul diritto alla salute ha evidenziato come, anche nei tempi di crisi, gli Stati hanno il dovere etico e giuridico di garantire il diritto ad una assistenza alla maternità, neonatale ed infantile appropriata e tempestiva. Così come stabilito dalla Convenzione per l’Eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne, gli Stati devono fornire un accesso gratuito ai servizi  sanitari durante la gravidanza, il parto e il puerperio ed assicurare una nutrizione adeguata a madri e bambini.

Ridurre la mortalità e la morbidità materna richiede l’accesso a trattamenti di emergenza ostetrica, a reparti dedicati e personale preparato, anche nelle zone più remote dei Paesi. Le morti e le gravi lesioni che le donne subiscono in gravidanza e nel parto sono la conseguenza di leggi e pratiche discriminatorie, del fallimento di istituire e mantenere un sistema sanitario efficace ed efficiente, oltre alla mancanza totale di responsabilità delle strutture.

La Relatrice speciale ha sottolineato come, sulla base del rapporto di UNFPA, all’inizio della pandemia i servizi di salute materna e neonatale sono stati fino a un certo punto assicurati nella maggioranza dei paesi, ma il protrarsi delle restrizioni ha fatto si che i servizi di assistenza materna e neonatale siano diventati progressivamente meno disponibili, inaccessibili o non sostenibili per milioni di donne a livello globale. In aggiunta le evidenze fornite da parte dei paesi a medio e basso reddito, India, Indonesia, Nigeria e Pakistan suggerisce che l’approccio posto in essere dalla maggior parte dei paesi nell’affrontare la pandemia ha avuto come risultato un aumento del  30%  delle morti materne e neonatali.

La Relatrice speciale, Dr Mokofeng, ha affermato che maltrattamenti, violenza e violenza ostetrica diretti contro le donne nei servizi di salute riproduttiva sono stati  documentati dai meccanismi per i diritti umani. I rapporti dei paesi Europei e dell’America Latina confermano come la pandemia abbia esacerbato il fenomeno della violenza ostetrica.

La Relatrice speciale vorrebbe che la pratica della medicina possa diventare un mezzo per la promozione dei diritti umani e che siano gli stessi gli operatori sanitari a modificare il sistema medico patriarcale e paternalistico.

La discriminazione che le donne e le ragazze subiscono, in relazione ai propri diritti sessuali e riproduttivi è la conseguenza della strumentalizzazione e politicizzazione dei loro corpi. La Relatrice Speciale osserva con preoccupazione la crescita di cultura patriarcale globale e di un clima di regressione nell’area della salute sessuale e riproduttiva, per questo raccomanda agli Stati di rispettare e proteggere il principio di non discriminazione, di eguaglianza, di privacy, di integrità, dell’autonomia, della dignità e del benessere degli individui in relazione ai diritti sessuali e riproduttivi.

La Relatrice speciale sottolinea che “la società civile svolge un ruolo di agente del cambiamento”. Alleanze affidabili tra governi e la società civile formano un caposaldo di un sistema sanitario efficiente a agiscono come garanzia dell’effettiva realizzazione del diritto alla salute.

Il ruolo della Società civile in Italia per promuovere i diritti di madri e bambini

Il rapporto dell’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia alla Relatrice speciale ONU sul diritto alla salute: l’assistenza alla maternità in Italia durante la pandemia

Sin dall’inizio della pandemia l’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia ha ricevuto testimonianze di madri private dei propri diritti durante l’assistenza al parto.

Le donne si sono viste negare la possibilità di avere accanto una persona di fiducia durante il travaglio e il parto, sono state separate dai propri bambini subito dopo il parto e sono state scoraggiate dall’allattare al seno. Al fine di sostenere il rispetto dei diritti delle madri durante la pandemia OVOItalia e le associazioni la Goccia Magica e CiaoLapo hanno redatto, pubblicato e diffuso un position statement dal titolo “Italia: Covid-19 e assistenza rispettosa alla maternità”.

Il position statement è stato appoggiato da molte associazioni e organizzazioni a livello nazionale e internazionale ed è stato inviato il 30 marzo 2020 via mail al Ministero della Salute sollecitando misure di protezione dei diritti di madri e bambini durante la pandemia.

L’Osservatorio ha fatto presente alla Relatrice speciale di non avere ricevuto risposte da parte delle istituzioni italiane sul tema ancorché formalmente sollecitate.

L’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia ha inoltre riferito alla Relatrice speciale sulla salute le iniziative di promozione dei diritti delle madri durante la pandemia promosse e realizzate dalle associazioni sul territorio.

Regione Lazio: iniziativa della Ass. La Goccia Magica: raccolta dati

La Goccia Magica OdV, associazione per la promozione dell’allattamento al seno, ha sviluppato un questionario volto a raccogliere dati sull’assistenza alla maternità ricevuta dalle donne nel periodo da febbraio 2020 al  febbraio 2021. Il campione consisteva di 159 donne, tra 20 e 49 anni, al primo figlio che avevano partorito prevalentemente in ospedale. Le donne che hanno partecipato al questionario hanno definito l’esperienza di parto come eccellente (33.3%), più che soddisfacente, (24.4%), soddisfacente, (22.4%), deludente (8.3%), traumatica (12.2%)

Regione Campania:  iniziativa dell’ass. Terra Prena: richiesta  di indagine all’ISS e alla FNOPO sulle violazioni dei diritti delle madri durante la pandemia

L’associazione Terra Prena di Napoli che da oltre 20 anni offre supporto alle madri in gravidanza e nel parto e nell’allattamento, sin dall’inizio della pandemia ha potuto osservare tutte le barriere che le donne dovevano fronteggiare per accedere al Servizio Sanitario Nazionale con una grave compromissione del diritto alla salute. Terra Prena ha evidenziato come a Napoli i reparti maternità solo raramente rispettano le raccomandazioni dell’OMS e dell’ISS sul diritto delle donne ad avere accanto un compagno di fiducia durante il travaglio e il parto.

L’Associazione Terra Prena ha inoltre rilevato come le madri siano state disincentivate e scoraggiate dall’allattare al seno i propri neonati, anche in assenza di evidenze scientifiche su possibili trasmissioni del Covid tramite latte materno.

Inoltre le madri positive al Covid sono state tenute lontane dai neonati, dimesse dall’ospedale mentre i bambini trattenuti fino alla negativizzazione del tampone della madre, con grande sofferenza e sgomento delle famiglie.  

Nella primavera del 2020, gruppi di madri hanno lanciato una petizione su Change.org per chiedere il rispetto dei propri diritti durante il parto, mentre l’Ass. Terra Prena ha chiesto supporto legale all’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia che, tramite l’avv. Alessandra Battisti, ha scritto all’ISS – Istituto Superiore di Sanità e alla FNOPO – Federazione Nazionale Ordini della Professione di Ostetrica chiedendo di avviare una indagine sulle presunte possibili violazioni dei diritti e delle linee guida in tema di appropriatezza dell’assistenza nel percorso nascita durante la pandemia. La FNOPO ha dato seguito alla richiesta chiedendo alla Regione Campania di svolgere una indagine sulle circostanze rappresentate da Terra Prena con l’assistenza legale dell’Avv. Battisti.

Regione Toscana: iniziativa dell’ass. CiaoLapo – produzione scientifica della società civile sulle violazioni dei diritti delle madri nell’assistenza alla nascita durante la pandemia

CiaoLapo è una ONG con sede in Toscana e molte affiliazioni nel territorio nazionale. La missione di CiaoLapo è quella di dare sostegno ai genitori e agli operatori sanitari del doloroso percorso del lutto perinatale. CiaoLapo è stata molto attiva sin dall’inizio della pandemia generando un significativo contributo scientifico con pubblicazioni tese ad analizzare le mutazioni del contesto assistenziale in  Italia indotte dalla pandemia e  fornendo al contempo  un quadro di intervento per i reparti di maternità basato sui diritti umani. Le pubblicazioni più rilevanti sono state portate all’attenzione della Relatrice Speciale ONU sulla Salute, evidenziando come durante la pandemia sia stata proprio la società civile a produrre studi e analisi per sostenere il sistema sanitario nazionale, alquanto confuso, nel mantenere il rispetto dei diritti delle madri anche in un contesto di crisi emergenziale.  

Regione Puglia: iniziativa dell’ass. Rinascere al Naturale lettera al Presidente della Regione Dr. Emiliano per chiedere il rispetto dei diritti delle madri durante la pandemia da Covid 19

L’ass. Rinascere al Naturale è una associazione di madri e padri che opera nella Regione Puglia fornendo aiuto, sostegno e informazioni alle donne in gravidanza, nel parto e nell’allattamento. Sin dall’inizio della pandemia l’ass. Rinascere al Naturale ha avviato azioni di sensibilizzazione sui diritti delle madri, raccogliendo testimonianze sulle violazioni subite si è fatta parte diligente nel sollecitare le istituzioni sul tema, in particolare indirizzando una lettera formale e pubblica sia agli ospedali sia al presidente della Regione Puglia, Dr. Emiliano catalizzando inoltre l’attenzione dei media sulla maternità rispettata anche in pandemia.

Regione Emilia Romagna: iniziativa dell’ass. Voci di Nascita per promuovere il dialogo con le istituzioni sull’importanza di rispettare i diritti delle donne anche in una crisi sanitaria

L’ass. Voci di Nascita è una associazione di madri attiva nel territorio di Bologna con lo scopo di promuovere la cultura della nascita. Sin dall’inizio della pandemia Voci di Nascita ha raccolto le preoccupazioni di madri, padri e ostetriche circa l’esclusione di una persona di fiducia durante il travaglio e il parto e la separazione di madri e bambini dopo la nascita. Voci di Nascita ha scritto una lettera alle autorità sanitarie territoriali, agli ospedali e al Presidente della Regione Emilia-Romagna chiedendo l’apertura di un tavolo di dialogo che ha portato a mitigare le misure più restrittive adottate in spregio dei diritti fondamentali delle donne, in particolare consentendo alle madri di potere avere accanto una persona di fiducia. Questa iniziativa ha creato un precedente e ha generato una riflessione più profonda sulla cultura che governa le decisioni di politica sanitaria in ambito ostetrico.

Conclusioni

Le iniziative della società civile illustrate dall’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia alla Relatrice speciale hanno mostrato come la gestione della pandemia da Covid-19 abbia ridotto i diritti delle donne nel percorso nascita in Italia, nonostante l’OMS abbia raccomandato l’erogazione di una assistenza alla maternità rispettosa dei diritti umani sin dall’inizio della crisi.

Anche in assenza di evidenze scientifiche alle madri italiane è stata negata la presenza di una persona di fiducia durante il travaglio e il parto, sono state separate dai propri bambini subito dopo la nascita, sono state scoraggiate dall’allattare al seno e ed è stato negato loro ogni altro supporto o sostegno per realizzare il diritto ad una esperienza positiva della nascita come raccomandato dall’OMS.

L’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia ha fornito un quadro di riferimento scientifico e giuridico, tramite il position statement, per l’erogazione di una cura rispettosa in tempo in cui il Governo e le istituzioni italiane erano sopraffatti dalla pandemia. Le associazioni di madri hanno svolto un ruolo chiave a livello  territoriale sollecitando le istituzioni a rispettare i diritti delle madri e al contempo producendo articoli scientifici e raccolte dati.

Per approfondire:

Rapporto della Relatrice speciale sul diritto di ciascuno al più elevato livello di salute fisica e mentale raggiungibile, Dr Mokofeng, dal titolo “Diritto alla salute sessuale e riproduttiva: sfide ed opportunità durante la pandemia da Covid 19”. Link al documento: https://www.undocs.org/pdf?symbol=en/A/76/172

Rapporto dell’Osservatorio sulla Violenza ostetrica presentato alla Relatrice speciale sul diritto di ciascuno al più elevato livello di salute fisica e mentale raggiungibile. Link al documento: https://www.ohchr.org/Documents/Issues/Health/sexual-reproductive-health-covid/CSOs/ngo_observatory_obstetric_violence_italy.pdf